Siamo talmente abituati a considerare la parola ‘verde’ sinonimo di ‘natura’ e ‘ambiente’ che forse ti stupirà, come ha stupito me, sapere che fino a tutto il Medioevo la Natura non era simboleggiata col verde per due motivi ben distinti.
Verde maligno
Un aspetto pratico: l’unico pigmento verde naturale è la clorofilla, ed è molto instabile e inaffidabile, in alcuni casi velenoso.
E uno simbolico: nel concetto di Natura non erano contemplate le piante, o erano solo elementi minori, che non potevano rappresentare il tutto. Nella simbologia araldica si rappresentavano acqua, terra, fuoco, aria e vari animali ma non le piante. Di contro il verde, proprio per la sua inaffidabilità, rappresentava le peggio pulsioni umane come rabbia e invidia, infedeltà ma è anche il colore che rimanda alla putrefazione, al veleno e alla morte.

Plant Blindness
Il perché di questa esclusione l’ho scoperta da Stefano Mancuso e si chiama Plant Blindness, ovvero l’incapacità di vedere le piante nell’ambiente circostante.
Non è un atteggiamento o una moda, è un fatto biologico…gli uomini primitivi vivevano fra i pericoli dei predatori e la necessità di prede, per loro le piante erano innocue e poco utili, così l’occhio umano, evolvendosi, si è abituato a non ‘vederle’ per non esserne deconcentrato.
Ecco direi che, bene o male, quell’uomo si è evoluto ed è il momento di aprire gli occhi e vedere il verde che circonda con le sue meraviglie…da preservare…
Dico male? Ma questa è un’altra storia…
La scienza del colore
tornando all’associazione verde-Natura io ad un certo punto mi sono chiesta: Ma cosa è successo? Come siamo passati dal verde usato per simboleggiare l’infedeltà, l’acidità, la malattia, i demoni…fino agli extraterrestri, al verde simbolo di solennità e usato ovunque si voglia parlare di natura e benessere?
La scienza, ecco la responsabile secondo me. Ad un certo punto infatti arriva Newton dà una classificazione scientifica dei colori partendo dallo spettro e distinguendoli in primari, secondari etc.. Secondo questa interpretazione il verde diventa il complementare del rosso e si carica dei valori contrastanti a questo colore. Accesso dove il rosso è divieto, positivo dove il rosso è negativo, acceso dove il rosso è spento, vita dove il rosso è morte e così via.

Et voilà, oggi il verde è percepito come colore rilassante, rassicurante ed ecologico. Lo si usa per esprimere vitalità in alternativa a rosso e arancione che comunicano invece vivacità. Indica pace, rinascita, evoluzione, crescita, salute, freschezza, naturalezza, ecologia…è sinonimo di Natura e Ambiente.
Non so cosa simboleggi per te o come tu lo viva, io confesso che nelle mie scelte personali lo preferisco quasi sempre agli altri colori. E bada bene, io penso che i colori siano tutti belli, e che ci sia per ciascuno almeno una situazione in cui sia perfetto, ma il verde è di gran lunga il colore di cui preferisco vestirmi e circondarmi. Una mania? Probabilmente si, ma non faccio danno a nessuno così credo di potermela tenere, che dici?
Ti lascio meditare sul tuo colore preferito, sappi che il tema dei colori è una delle mie grandi passioni, e io sono ossessiva anche quando studio, così se hai curiosità su qualche tinta in particolare puoi scrivermi o ‘chiacchiere’ con me nello spazio ‘Chicchere e Chiacchiere’, qui invece torno il 18 del prossimo mese, ti aspetto.
